Ufficialmente le origini moderne del Purosangue Inglese si fanno risalire al 1793 con la nascita dello Stud Book dalle famose 50 fattrici indigene, le Royal Mares, e da quattro stalloni orientali dai quali discende in linea maschile la totalità dei moderni “Purosangue da corsa”; è da notare come da questi quattro stalloni provenga circa un terzo dei geni della popolazione attuale. Da studi moderni si evince che in realtà la selezione del cavallo inglese da corsa è cominciata ben prima; già dalla conquista della Britannia i Romani portarono in quella terra cavalli orientali che venivano utilizzati per le corse nel Circo Massimo, da questo momento in poi ci fu un continuo afflusso di cavalli orientali in Inghilterra, specialmente durante le Crociate, e attraverso scambi con l’Italia dove dal Medioevo si correvano i Palii. Ne conviene che anche le Royal Mares erano cavalle orientali di varia origine, velocissime, selezionate sui 400 m. Quindi l’origine del Purosangue Inglese è chiaramente orientale, ma la selezione funzionale ne ha fatto un cavallo morfologicamente migliore dei suoi antenati.
Questi cavalli sono stati selezionati, come indica il nome anglosassone “Thoroughbred”, per le corse al galoppo: fin dalle origini quindi è stata prediletta la loro potenza, la loro attitudine alla velocità piuttosto che delle caratteristiche fisiche.
Cavallo di gran classe, dotato di un’azione lunga e potente, molto nervoso che poco si addice a cavalieri principianti; la sua principale attitudine è la corsa al galoppo (ippica), ma eccelle anche in equitazione, specie nel Concorso completo dove sono quasi tutti Purosangue inglese le cavalcature dei team australiano e neozelandese. Si dimostra coraggioso, affidabile e affettuoso nei confronti del suo padrone.